sabato 21 febbraio 2009

Medici... non spie!

Il Mezza Canaja quest'oggi in corteo.
Nel loro comunicato chiedono che "la direzione sanitaria locale affermi tramite una posizione netta, ufficiale e pubblica il suo impegno a non denunciare gli immigrati clandestini che necessitino di cure".
Ma attenzione.
L'Assessore alla Sanità della Regione Marche, Almerino Mezzolani, ha già preso una posizione netta, ufficiale e pubblica.
Riporto l'articolo scritto su comunicato stampa a firma dell'Assessorato alla Sanità in data 2 febbraio 2009:

L'assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, interviene in merito all'emendamento che abolisce per gli operatori delle strutture sanitarie il divieto di segnalazione alla polizia degli immigrati senza regolare permesso di soggiorno:'Si viene a ledere profondamente il diritto all'assistenza sanitaria ' dichiara Mezzolani - Nessun immigrato irregolare, malato o bisognoso di cure si rivolgera` piu` ai servizi! Nessuna madre portera` a vaccinare il proprio bambino! Nessuna maternita` sara` piu` tutelata!
Questo provvedimento, non solo e` persecutorio e discriminatorio in quanto sancisce l'esclusione totale da un diritto umano fondamentale, quale quello della salute, di un gruppo di persone solo perche` hanno 'un colore della pelle ' diverso, ma e` inutile e dannoso.
Inutile in quanto non e` con la persecuzione delle persone bisognose di cure che si garantisce la sicurezza dei cittadini (tanto piu` che la legge gia` prevede la segnalazione alle autorita` obbligo di referto) nei casi di violenza.
Dannoso perche` la clandestinita` sanitaria puo` comportare la diffusione di malattie che non potranno piu` essere tenute sotto controllo attraverso la prevenzione e le cure e quindi ci potrebbero essere ricadute sulla salute di tutta la collettività.
Pericoloso perche` incentivera` la nascita di 'percorsi sanitari' paralleli al di fuori dei sistemi di controllo e di verifica della sanita` pubblica (gravidanze non tutelate, aborti clandestini, minori non assistiti)Comportera` un aumento dei costi, in quanto comunque le prestazioni del Pronto Soccorso dovranno essere garantite in ragione dell'emendamento le condizioni di arrivo delle persone saranno piu` gravi e necessiteranno di interventi piu` lunghi e complessiL'opposizione a tale provvedimento e` unanime nel mondo socio-sanitario: gli ordini dei medici, i collegi infermieristici, le ostetriche, gli assistenti sociali, i fisioterapisti, gli psicologi, le piu` importanti societa` medico-scientifiche, gran parte dell'associazionismo laico (da Medici senza frontiere ai Medici di origine straniera, ...) e confessionale (il coordinamento immigrazione Caritas, Migrantes, i Medici Cattolici,...) solo per citare alcune sigle. La regione Marche da anni ha intrapreso iniziative che prevedono la tutela della salute e la garanzie della cure a tutti i cittadini presenti nel territorio regionale, indipendentemente da sesso, razza e religione, nel pieno rispetto della Costituzione italiana e dei diritti umani. Per le esperienze virtuose realizzate anche grazie ai professionisti della regione e all'Osservatorio regionale sulle Diseguaglianze, coordina un tavolo nazionale in sede di Commissione Salute su `Immigrati e servizi sanitari in Italia' e intende fermamente continuare a perseguire questa strada'.

Io condivido pienamente. Sono medico, non spia e con me tutti i medici che conosco.

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