mercoledì 11 agosto 2010

Polemiche estive sulla sanità senigalliese

Il dibattito degli ultimi giorni mi incuriosisce. Alcuni politici locali vorrebbero addirittura le dimissioni del nuovo Direttore di Zona... Cosa è successo? Quali sono le accuse?
Tutto ha avuto inizio nei primi giorni del mese di agosto; durante la Conferenza dei Sindaci il nuovo Direttore di Zona, Persaresi, ha relazionato sul piano di rientro della nostra Zona Territoriale.
Riporto in ordine cronologico le notizie apparse su Vivere Senigallia, i titoli parlano da soli e chiariscono rapidamente l'accaduto:

- Ostra Vetere e Ostra: barricate dei sindaci contro il buco da 6 milioni dell'Asur

- Buco nella sanità: Mangialardi, 'Vigileremo sulla qualità dei servizi'

- Volpini sul buco da 6 milioni nella sanità: 'Sì a un fronte comune, no a demagogia'

- Pesaresi: 'Il deficit sanitario è di 3.4 milioni, sulla stampa cifre fantasiose'

- Sanità, Olivetti e Bello: Pesaresi si dimetta

- Paradisi: ecco come la Asur 4 ha buttato via i soldi dei senigalliesi

- Sanità, Rsu: lavorare insieme per salvaguardare le nostre eccellenze

- Casagrande: la Regione dica quale deve essere il modello organizzativo della sanità

- Sanità, Bello e Olivetti: sbagliato trascinare il dibattito sul piano politico

- Asur, Paradisi: spariscono 46 mila euro e nessuno paga

A me sembra che ci si stia perdendo nei discorsi quando ciò che accade è ben più grave e sotto gli occhi di tutti. Alcune settimane fa ad un medico operante nella UO Medicina del nostro Ospedale è scaduto il contratto a tempo determinato. Il contratto non è stato rinnovato. Mi sembra che sia opportuno ragionare di cose concrete e questo episodio lo è.
Le accuse di Paradisi sono concrete ma hanno una tempistica discutibile e non portano a nulla.
Le accuse di Bello e Olivetti sembrano "preventive" ed eccessive quando arriverebbero addirittura a chiedere le dimissioni di Pesaresi.
Io, da cittadino senigalliese, chiedo ai politici che vi sia vigilanza su quanto viene fatto dalla Direzione di Zona, perchè in questo periodo di crisi, che accomuna tutti, si lavori per il bene comune, si tagli ciò che deve essere tagliato, si annullino gli sprechi, si sotterrino le logiche clientelari... tutto questo va bene perchè tutti i cambiamenti che saranno fatti non sposteranno di un centimetro la capacità di offrire un'assistenza sanitaria di qualità... ma quando si manda a casa il personale sanitario... qualche dubbio comincio ad averlo.

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