Da parecchi mesi a Senigallia infuria il dibattito politico-popolare. Complanare sì o complanare no? L’amministrazione di Senigallia sembra aver già deciso e molte sono le voci di protesta che si alzano in cori distinti e talvolta dissonanti.
La medicina è molto diversa dalla politica. Specie negli ultimi anni si è sviluppata una nuova medicina, la medicina basata sulle prove di efficacia (o evidenze), meglio conosciuta con l’acronimo EBM (Evidence Based Medicine). David L. Sackett, uno dei padri fondatori della Medicina Basata sulle Evidenze, l'ha definita come segue: "L'utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze nel prendere decisioni per le cure individuali di un paziente. La pratica dell'EBM significa integrare l'esperienza clinica individuale con le migliori evidenze cliniche provenienti da ricerche sistematiche".
Le logiche della EBM sono talmente chiare e l’intento della stessa è talmente nobile che il processo di valutazione delle evidenze scientifiche è stato applicato a tutti i campi della salute: esiste una Prevenzione Basata sulle Evidenze (EBP), così come una Salute Pubblica Basata sulle Evidenze (EBPH).
E la politica?
Possibile che l’efficacia delle azioni politiche non debba essere attentamente valutata prima che le azioni politiche, e le conseguenze delle stesse, ricadano sulla pelle dei cittadini? Possibile che nel 2008 si debba essere in balia di una politica basata su… (e qui non so cosa scrivere perché spesso faccio ancora fatica a capire su cosa la politica sia basata).
La medicina è molto diversa dalla politica. Specie negli ultimi anni si è sviluppata una nuova medicina, la medicina basata sulle prove di efficacia (o evidenze), meglio conosciuta con l’acronimo EBM (Evidence Based Medicine). David L. Sackett, uno dei padri fondatori della Medicina Basata sulle Evidenze, l'ha definita come segue: "L'utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze nel prendere decisioni per le cure individuali di un paziente. La pratica dell'EBM significa integrare l'esperienza clinica individuale con le migliori evidenze cliniche provenienti da ricerche sistematiche".
Le logiche della EBM sono talmente chiare e l’intento della stessa è talmente nobile che il processo di valutazione delle evidenze scientifiche è stato applicato a tutti i campi della salute: esiste una Prevenzione Basata sulle Evidenze (EBP), così come una Salute Pubblica Basata sulle Evidenze (EBPH).
E la politica?
Possibile che l’efficacia delle azioni politiche non debba essere attentamente valutata prima che le azioni politiche, e le conseguenze delle stesse, ricadano sulla pelle dei cittadini? Possibile che nel 2008 si debba essere in balia di una politica basata su… (e qui non so cosa scrivere perché spesso faccio ancora fatica a capire su cosa la politica sia basata).
Nel lontano diciassettesimo secolo William Petty coniava l’espressione “aritmetica politica”, a indicare il coordinamento di indagini politiche, economiche, sociali e sanitarie per dare supporto alle decisioni pubbliche e alle azioni collettive. Forse a qualcuno la citazione di William Petty potrà risultare fuori luogo, ma nella prefazione all’opera “Politica aritmetica” l’autore esprime un concetto che calza a pennello con il contenuto del mio post:
“Invece di usare i soli comparativi, superlativi e gli argomenti intellettuali, io ho intrapreso la strada dell’espressione in termini di numeri, pesi o misure, dell’utilizzo di soli argomenti sensati e dell’unica considerazione di quelle cause che hanno visibile fondamento nella natura, lasciando che altri si occupino di quelle che dipendono dalle menti mutabili, dalle opinioni, dagli appetiti e dalle passioni di uomini particolari.”
Nell’articolo firmato dal Comitato Versus Complanare “Complanare: il comitato attacca i Verdi”, pubblicato qualche settimana fa su Vivere Senigallia, leggo quanto segue…
“...e qualunque dato non taroccato non potrebbe che dimostrare il valore distruttivo di quest'opera dal punto di vista ambientale, urbanistico e della viabilità. Vi consigliamo un serio approfondimento del progetto in merito alla legislazione attuale in tema di ambiente, trasporti e mobilità, impatti delle emissioni di polveri sottili e accesso alla popolazione nelle fasi decisionali.”
Non mi sembra che i politici abbiano mostrato alcun dato. E il Comitato Versus Complanare? Quali dati ha prodotto? Se non sono i politici a produrre dati ben venga che siano i cittadini a farlo. Senigallia ha bisogno di dati affidabili, “non taroccati”, trasparenti. Un saggio epidemiologo ha detto: “In Dio credo… tutti gli altri mi mostrino i dati!”.
In assenza di dati io non ho le basi per schierarmi da una parte o dall’altra, nessun Comitato potrà risolvere nulla e nessun politico potrà compiere scelte giuste e inattaccabili. Ecco quello che vorrei… una complanare basata sulle evidenze!
Ovviamente, se complanare dovrà essere, spero vivamente che un grave danno per pochi si traduca in un grande beneficio per molti, perchè se al grande danno per pochi seguisse un gran beneficio per pochi allora è come se si decidesse consapevolmente di combattere le malattie del ventunesimo secolo con i rimedi del ventesimo… una letterale follia!
“Invece di usare i soli comparativi, superlativi e gli argomenti intellettuali, io ho intrapreso la strada dell’espressione in termini di numeri, pesi o misure, dell’utilizzo di soli argomenti sensati e dell’unica considerazione di quelle cause che hanno visibile fondamento nella natura, lasciando che altri si occupino di quelle che dipendono dalle menti mutabili, dalle opinioni, dagli appetiti e dalle passioni di uomini particolari.”
Nell’articolo firmato dal Comitato Versus Complanare “Complanare: il comitato attacca i Verdi”, pubblicato qualche settimana fa su Vivere Senigallia, leggo quanto segue…
“...e qualunque dato non taroccato non potrebbe che dimostrare il valore distruttivo di quest'opera dal punto di vista ambientale, urbanistico e della viabilità. Vi consigliamo un serio approfondimento del progetto in merito alla legislazione attuale in tema di ambiente, trasporti e mobilità, impatti delle emissioni di polveri sottili e accesso alla popolazione nelle fasi decisionali.”
Non mi sembra che i politici abbiano mostrato alcun dato. E il Comitato Versus Complanare? Quali dati ha prodotto? Se non sono i politici a produrre dati ben venga che siano i cittadini a farlo. Senigallia ha bisogno di dati affidabili, “non taroccati”, trasparenti. Un saggio epidemiologo ha detto: “In Dio credo… tutti gli altri mi mostrino i dati!”.
In assenza di dati io non ho le basi per schierarmi da una parte o dall’altra, nessun Comitato potrà risolvere nulla e nessun politico potrà compiere scelte giuste e inattaccabili. Ecco quello che vorrei… una complanare basata sulle evidenze!
Ovviamente, se complanare dovrà essere, spero vivamente che un grave danno per pochi si traduca in un grande beneficio per molti, perchè se al grande danno per pochi seguisse un gran beneficio per pochi allora è come se si decidesse consapevolmente di combattere le malattie del ventunesimo secolo con i rimedi del ventesimo… una letterale follia!
2 commenti:
Ciao Daniel,
condivido il tuo articolo parola per parola. Lo avrei scritto esattamente come lo hai fatto tu. Bravo!
Grazie Marco,
con questo blog tento di dare il mio piccolo contributo per Senigallia. Quindi il tuo commento è di grande incoraggiamento.
Grazie
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