Nel giorno in cui il mondo è concentrato sulla prevenzione dell'abuso di alcol SpeS pubblica alcuni dati dello Studio Passi relativi alla popolazione marchigiana e all'anno 2009.
Abbiamo già parlato dello Studio Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) e continueremo a parlarne in futuro, perchè si tratta di uno studio importantissimo che ha tutti i pregi già descritti in questo blog qualche tempo fa.
Se i problemi possono essere meglio affrontati essendo consapevoli dell'entità degli stessi, credo che le seguenti evidenze epidemiologiche debbano fare riflettere:
- Circa un quinto degli intervistati (21%) può essere classificabile come
consumatore di alcol a rischio.- In particolare il consumo di alcol in maniera smodata (binge drinking), riguarda l’8% degli intervistati e si associa in maniera statisticamente significativa con la giovane età (18-24 anni) e il sesso maschile, senza un particolare gradiente socio-economico.
- Il 6% degli adulti di 18-69 anni intervistati dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol, cioè dopo avere bevuto nell’ora precedente almeno due unità alcoliche; l’unità alcolica corrisponde a circa un bicchiere di vino o una lattina di birra.
- Questa percentuale sale all’ 11% se si considerano solo le persone non astemie.
- La guida sotto l’effetto dell’alcol è un comportamento riferito più spesso dagli
uomini (15%) che dalle donne (3%), dai più giovani, senza marcate differenze per
livello di istruzione o reddito.- Il 9% degli intervistati riferisce inoltre di aver viaggiato insieme a una persona che guidava sotto l’effetto dell’alcol.
Ricordo che lo studio Passi è un'indagine effettuata attraverso interviste telefoniche e che per questo motivo molti fenomeni potrebbero risultare sottodimensionati rispetto alla realtà.
Ringrazio il Dott. Fabio Filippetti, Coordinatore della Rete Epidemiologica Marchigiana e Referente Regionale per lo Studio Passi (nonchè senigalliese da qualche mese) per i dati trasmessi.
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