martedì 23 marzo 2010

Geometrie sanitarie


Un fenomeno noto, che si ripete periodicamente, per l'esattezza si ripete in prossimità di ogni elezione regionale: si tratta delle grandi scelte riguardanti la sanità marchigiana. Anni fa sul tavolo dei decisori c'era la partita ASUR. Il centrodestra avversava l'azienda unica regionale a favore di quattro ASL provinciali. Il centrosinistra ha scommesso sull'ASUR e a suo tempo l'ha spuntata.
A distanza di qualche anno si torna al confronto sulla questione. Questa volta sembra non esserci partita: la rielezione dell'attuale governatore, Gian Mario Spacca, è cosa certa. Ed ora, paradossalmente, è lo stesso centrosinistra che sembra rinnegare se stesso: voci insistenti tra gli addetti ai lavori parlano di un ASUR agli ultimi giorni, prossima alla scomparsa e questo per decisione dello stesso centrosinistra che ha fortemente voluto l'ASUR e che governerà le Marche nel prossimo futuro decretandone la scomparsa.
Personalmente non sono messo nella condizione di capire cosa accadrà realmente.
L'ASUR scomparirà e saranno create cinque ASL provinciali? L'ASUR rimarrà in piedi e le attuali 13 Zone Territoriali saranno variamente accorpate per dare luogo a 4-5 aree vaste? Nessuno può saperlo, tuttavia una cosa è certa: in entrambi i casi le attuali Zone Territoriali ASUR sembrano destinate a scomparire ben presto.
E in tutto questo cosa accadrà alla Zona Territoriale 4 di Senigallia?
Per Roberto Paradisi e Fabrizio Marcantoni il futuro della Sanità senigalliese è già decretato: chiusura, disservizi, criticità e malasanità renderebbero Senigallia, secondo i due, una "pedina sacrificabile nello scacchiere politico" (http://www.60019.it/ - Senigallia, lo spettro della chiusura sull'ospedale civico).

Non concordo con Paradisi e Marcantoni, per diversi motivi. Ma non voglio soffermarmi su questo. Voglio tuttavia delineare un problema vero, che i due configurano e che si prospetta reale per il futuro della nostra sanità. Dalle ultime indiscrezioni le "geometrie sanitarie" future potrebbero prevedere la creazione di una ASL (o Area Vasta) comprendente le Zone Territoriali 5 (Jesi), 6 (Fabriano) e 10 (Camerino). Altra ASL/Area Vasta dovrebbe essere quella "Nord" comprendente le Zone Territoriali della Provincia di Pesaro e Urbino (Pesaro, Urbino e Fano - ZZ.TT 1, 2 e 3). In questo ipotetico scenario Senigallia rimarrebbe sola e si potrebbe pensare all'unificazione con la Zona Territoriale 7 di Ancona. Se così fosse è evidente che il nosocomio senigalliese potrebbe non essere in grado di competere con la realtà anconetana.
Ripeto: è ancora presto per capire cosa accadrà e al momento possiamo fare solo delle ipotesi che, per esperienza, sono destinate ad essere smentite. Anche per questo credo sia fuori luogo parlare, oggi, della chiusura dell'ospedale civico di Senigallia, allarmando inutilmente i concittadini.

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