In Messico e Stati Uniti d'America sta accadendo qualcosa di preoccupante.
Un nuovo virus influenzale del tipo A/H1N1 e di origine suina è responsabile di diversi focolai epidemici, 8 casi notificati negli USA, più di 900 in Messico e analisi approfondite su una decina di casi notificati a New York City che devono ancora stabilire se si tratti di Influenza Suina.
La situazione può essere così riassunta:
1. Abbiamo un nuovo virus influenzale, mai conosciuto prima. Si tratta di una nuova variante del virus influenzale A/H1N1, per alcune varianti di questo tipo siamo già protetti o per una vaccinazione fatta in passato o perché abbiamo avuto l’influenza.
2. Per questa variante non siamo protetti o forse lo siamo solo parzialmente per le ragioni suddette
3. Non sappiamo nulla riguardo alla capacità che questo virus ha di trasmettersi da uomo a uomo. Evidenza di trasmissione interumana c’è. Ma la situazione messicana non è chiara. In particolare non è affatto chiaro quale tra i molti casi riportati in Messico siano realmente stati causati da questo nuovo virus
4. A rendere più confusa la situazione c’è il differente quadro epidemiologico che caratterizza gli otto casi americani e i novecento messicani: in america uno solo degli otto casi è stato ospedalizzato e non si è contato alcun decesso. In Messico si contano diverse decine di decessi.
Nel frattempo l'OMS ha riunito il Comitato d'Emergenza, composto da diversi esperti internazionali. Il Comitato ha stabilito che l'attuale situazione costituisca un evento di sanità pubblica di rilevanza internazionale, sebbene ci siano ancora molte lacune conoscitive in merito a decorso clinico, quadro epidemiologico e virologico relativo ai casi notificati. Il Comitato ha deciso che siano necessarie maggiori informazioni prima che si decida se dichiarare il passaggio dalla attuale fase pandemica 3 (presenza di nuovi virus influenzali ma assente o limitata trasmissione interumana) alla fase 4 (presenza di nuovi virus influenzali con evidenza di incremento di trasmissione interumana) o alla fase 5 (presenza di nuovi virus influenzali con evidenza di significativa trasmissione interumana).
Ovviamente la preoccupazione è che quelli che attualmente sembrano focolai epidemici di Influenza Suina con evidenza di trasmissione interumana si estendano progressivamente dando luogo ad una vera e propria pandemia influenzale.
Cosa fare in questi casi? Ricercare informazioni corrette ed attivarsi in una vigile e informata attesa, questa potrebbe essere la cosa più importante da fare per ogni cittadino, almeno in questa fase di incertezze.
Ricordiamo che la Regione Marche è dotata di un proprio piano pandemico mentre le Zone Territoriali e le Aziende Ospedaliere stanno ultimando la stesura dei piani pandemici locali.
Anche la ZT 4 di Senigallia delibererà nei prossimi giorni il proprio piano pandemico. La Sanità pubblica si sta preparando da alcuni anni ad affrontare una pandemia influenzale. La situazione in Messico e USA fa pensare che ben presto si dovrà passare dalla pianificazione all'azione: non siamo mai stati così vicini ad una pandemia influenzale come lo siamo ora.
Nei prossimi giorni l'argomento sarà estesamente trattato nel blog PandemItalia.
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